The Host


Sabato sera serata al cinema improvvisata all’ultimo minuto e la scelta era tra un film etichettabile subito come gran vaccata, ovvero G.I. Joe – La vendetta, oppure un film di cui avevamo visto il trailer prima di Oz e che sembrava intrigante, ovvero The Host. Vista la recensione che sto scrivendo è ovvio che la scelta, grazie al suggerimento della mia dolce fanciulla che ne aveva letto il romanzo, è caduta sul The Host 😉

La presentazione del film in questione inizia male, insomma, potete dirmi quello che volete ma il fatto che sia scritto da Stephenie Meyer, l’autrice della saga di Twilight a mio parere non è certamente un buon biglietto da visita.

Già guardando il trailer si capisce al volo il tema del film, la conquista da parte di alieni della terra, conquista che non avviene con guerre, morte e distruzione, ma con gli alieni pacifici che prendono possesso direttamente dei corpi degli umani e creano quindi una società succube ma in pace e giustizia. Ma in mezzo a questa dominazione degli “omini verdi” uno sparuto gruppo di ribelli lotta per mantenere la propria indipendenza.
A questo punto il trailer traccia la strada di quello che a prima vista sembra un classico film con un bel po’ di azione, una sacco di scene romantiche strappalacrime … insomma il solito polpettone già abbastanza visto e stravisto.

Ma invece no, quando siamo al cinema quello che ci troviamo davanti è un film in cui questo tema della dominazione aliena viene rivoltato come un calzino e presentato in un modo alternativo estremamente delicato, dolce, pacato e molto piacevole senza tutta l’azione che il trailer (o il genere) farebbe presagire.

Quindi se andate a vederlo non aspettatevi un film cult ma rimane una visione è comunque meritevole.