Oggi una delle due strade che portano fuori dalla sede è stata chiusa a causa dell’esplosione di una condotta del gas. Ovviamente tutto il traffico si è riversato verso il semaforo che da sul Terraglio e quindi cè voluta quasi mezzora per andare dal cancello allincrocio. La stessa strada a piedi si fa in un paio di minuti. Poco male, mentre ero in coda è passata unambulanza e cerano un paio di uomini della Spim che andavano casa per casa e controllavano i contatori. Credo che sia successo qualcosa di grosso. Lo scoprirò domani che vengo giù in macchina.
Ovviamente ho perso il treno e quindi sono costretto a prendere il regionale 2462 per Trieste. Qualche anno fa treni del genere si sarebbero chiamati Interregionali. Il materiale viaggiante E costituito da una motrice di modello non leggibile, visto che qualche simpatico graffitaro ha scritto AIDS sul muso, e da vagoni a piano singolo senza scompartimenti. Il vagone dovrebbe essere condizionato e forse lo è in modo blando. La prima cosa che mi colpisce quando salgo è lodore di stalla. E non è una metafora. La seconda cosa che noto è il sistema informativo che consiste in due monitor posti alle estremità del vagone. Il software è diverso rispetto a quelli del regionale mattutino, presentano una scritta molto più leggibile della stazione alla quale stiamo arrivando e soprattutto una cartina in stile navigatore che dice dove siamo. Nel complesso un risultato pregevole.
Altra novità del viaggio: adesso mentre cerco di sollevare il piede sinistro scopro che è attaccato al pavimento grazie a qualche simpaticone che ha buttato una gomma da masticare per terra.
Benvenuti a bordo.